Oggi termina “Chi ha paura dell'illustrazione?” e prima di iniziare, vorrei prendermi un piccolo momento per riflettere.
Questa rubrica è iniziata un anno fa: 12 sono gli articoli usciti in cui, insieme, abbiamo esplorato gli angoli dell'illustrazione gotica e malinconica. Libri bellissimi dalle edizioni preziose che ci hanno aiutato a vedere come l'illustrazione abbia la forza di affrontare e raccontare situazioni ed emozioni complesse, navigando con cautela attraverso acque cupe e torbide che ci portano ad un iniziale senso di spaesamento per poi mostrarci come la bellezza si possa nascondere anche dietro a ciò che ci spaventa.
Sono molto grato di aver avuto la possibilità di curare questa rubrica e quindi vorrei cogliere l'occasione per alcuni brevi ringraziamenti: il primo va a Festival Illustrada che ha accolto con entusiasmo la mia idea di creare uno spazio virtuale in cui incontrarci e parlare di questi libri. Il secondo va a tutti gli autori e autrici, illustratori e illustratrici che hanno dedicato del tempo per sostenere questo progetto, regalando le loro preziose parole con cui hanno raccontato il proprio lavoro. Il terzo va a voi lettori e lettrici, che avete seguito con fiducia e costanza questa esplorazione della paura, fidandovi della mia guida.
Pensare che oggi la rubrica si concluda mi da una strana sensazione, una leggera malinconia che però ha un sapore dolce, perché per me questo è stato un viaggio bellissimo. E ora, dopo questa piccola introduzione, iniziamo pure.
Ho tenuto il meglio per ultimo.
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Era da un po' che l'anatra aveva una strana sensazione.
“Chi sei, e perché mi strisci alle spalle?” domandò.
“Finalmente te ne sei accorta. Io sono la Morte”
Il libro di oggi è un vero e proprio classico. Uscito per la prima volta nel 2007, ha visto varie ristampe, a cui è stato portato dalla bellezza e raffinatezza che ne compongono le pagine. Del resto l'autore è Wolf Erlbruch e questo è già di per sé un ottimo marchio di garanzia. Erlbruch, nella sua carriera, si è distinto per la capacità di esplorare temi e approcci diversi, sperimentando numerose tecniche che l'hanno reso un artista poliedrico. Il libro di oggi, “L'anatra, la Morte e il tulipano”, insieme a “Chi me l'ha fatta in testa?” è uno dei suoi titoli più celebri e affronta un tema che abbiamo già incontrato nel corso di questa rubrica: la Morte.
La storia inizia con l'incontro tra un'anatra e la mietitrice, un incontro che all'inizio spaventa molto l'uccello, ma che, con lo svilupparsi della storia, porta a una grande consapevolezza. Le due, infatti, finiscono col passare molto tempo insieme nell'attesa che venga il momento dell'anatra di separarsi dalla vita. E in questo arco di tempo fanno bagni nello stagno, si arrampicano sugli alberi e discutono amichevolmente della vita e, naturalmente, della morte. La grande forza di questo albo è che Morte non viene presentata come un personaggio terribile di cui aver paura. Tutto di lei, dal modo in cui si esprime al design del personaggio, comunica tranquillità e imparzialità. Sì, perché la morte è imparziale. È un passaggio obbligato nella vita di tutti e proprio per questo non si pone con terrore e angoscia, ma con la calma e la gentilezza necessarie a far comprendere all'anatra (e a chi legge) che di lei non c'è da aver paura.
È complesso riuscire a rendere con tale eleganza un concetto del genere.
Questo albo ci insegna l'importanza di scendere a patti con la fine, accogliendo l'idea che la nostra vita avrà un epilogo. E la cosa più importante è che ci insegna a farlo con grazia, tenendo le braccia aperte e pronte ad accogliere ciò che sarà.
Titolo: L'anatra, la Morte e il tulipano
Editore: E/O
Anno di pubblicazione: 2007
Prezzo di copertina: € 14,00
Pagine: 32
Wolf Erlbruch è nato a Wuppertal, in Germania, ed è considerato uno dei più importanti illustratori europei.
Nel corso della sua carriera ha lavorato a numerose pubblicazioni per cui si è aggiudicato numerosi premi, tra cui l' Hans Christian Andersen nel 2006.
DI
ANDREA OBEROSLER
Andrea Oberosler è un animatore e illustratore trentino.
Lavora per privati ed editori e nel 2019 sono usciti i suoi primi albi illustrati, tra cui “La Maschera della Morte Rossa e altri racconti” (ed. Bakemono Lab), un tributo a Edgar Allan Poe con cui comincia ad esplorare le potenzialità dell'illustrazione gotica.
Nel 2019 vince il premio oro nella sezione editoria dell'Annual di Autori di Immagini.
(Foto di Stefano Pradel)