“Prendere il mio lavoro seriamente sarebbe l'apice della follia”
Edward Gorey
Edward Gorey ha sempre avuto la fama di persona eccentrica, fuori dagli schemi, con un modo tutto suo di pensare il mondo e l'illustrazione. È sufficiente cercare qualche sua foto online per rimanere affascinati dal mistero e carisma che trasmette la sua figura. Autore estremamente produttivo, si è cimentato con l'illustrazione sia per produzioni teatrali che per il mondo dell'editoria, in cui ha oltre cento titoli all'attivo. Ma di tutti i libri pubblicati da Gorey il più celebre è senza dubbio “I piccini di Gashlycrumb” (titolo originale “Gashlycrumb Tinies”), portato in Italia da Adelphi nel 2013.
Si tratta di un abecedario, ma non è come quelli che siamo abituati a immaginare. Se i classici abecedari aiutano i bambini a conoscere le cose del mondo (C di Cane, M di
Mamma, ecc), questo ricollega ogni lettera all'iniziale del nome di un bambino o bambina morto/a in circostanze tragiche.
Vediamo “Amy che cadde dalle scale”, “Basil, cui gli orsi fecer male”, “Nevill che morì dalla noia”, creando un parterre di pericoli pronti ad agguantare i piccoli protagonisti, con orrore dei genitori. E proprio questi ultimi sono il bersaglio di Gorey: nel libro, infatti, non sono presentate morti fantastiche. Non ci sono orchi che rapiscono i neonati, non ci sono streghe che li cuociono in grandi calderoni, ma si tratta di una lunga sfilata di pericoli realistici, proprio per puntare satiricamente il dito contro quei genitori iperprotettivi nei confronti dei loro figli, che cercano di tenerli rinchiusi e “al sicuro” sotto una campana di vetro, impedendo loro di conoscere il mondo in tutti i suoi aspetti, belli e brutti.
La cosa curiosa di questo libro è che verrebbe da pensare che, vista la tematica e l'epilogo tragico delle vite dei protagonisti, i bambini ne siano spaventati e fuggano davanti a queste piccole pagine macabre. Al contrario, sembra proprio che, tra i bambini, questo sia il libro di Gorey di maggior successo.
Ho scoperto questo libro tanti anni fa grazie ai social e me ne sono subito innamorato. Per un appassionato di gotico come me questo è un vero gioiellino che assolutamente non può mancare in libreria. Purtroppo Edward Gorey è venuto a mancare nel 2000. Sarebbe stato un onore immenso poterlo intervistare per questa rubrica, ma possiamo pur sempre sfogliare i suoi libri e perderci tra le loro pagine, esplorando l'essere umano attraverso i suoi pennini e inchiostri, condividendone i momenti gioiosi insieme a quelli più tragici.
Titolo: I piccini di Gashlycrumb
Editore: Adelphi
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo di copertina: € 14,00
Pagine: 64
Edward Gorey nasce a Chicago il 22 febbraio del 1925.
Dopo essersi diplomato ad Harvard nel 1950, s'immerge nella scena culturale Newyorkese.
Durante gli anni '60 pubblica diverse volte sotto pseudonimi come Ogdred Weary, Drew Dogyear, and Mrs. Regera Dowdy.
Nel 1978 vince un Tony Award per i costumi dello spettacolo di Broadway “Dracula”.
Muore a Hyannis, in Masachussetts, nel 2000.
DI
ANDREA OBEROSLER
Andrea Oberosler è un animatore e illustratore trentino.
Lavora per privati ed editori e nel 2019 sono usciti i suoi primi albi illustrati, tra cui “La Maschera della Morte Rossa e altri racconti” (ed. Bakemono Lab), un tributo a Edgar Allan Poe con cui comincia ad esplorare le potenzialità dell'illustrazione gotica.
Nel 2019 vince il premio oro nella sezione editoria dell'Annual di Autori di Immagini.
(Foto di Stefano Pradel)